Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Petronio Arbitro
Servi sunt – immo homines! Seneca zum Umgang mit Sklaven: eine Aufforderung zu menschenwürdigem Verhalten
Riflessioni su PST 47, BNF 3, 18-28; la concezione senecana della schiavitù e il suo rapporto con il cristianesimo: proposta di un percorso didattico e confronto con altri testi contemporanei e successivi (Petronio, lettere di Paolo, passi dei documenti del Concilio Vaticano II); sintesi delle posizioni critiche sul problema “S. e la schiavitù”
Sapientia contemptrix doloris: Le corps souffrant dans l’œuvre philosophique de Sénèque
esame delle teorie e delle rappresentazioni del dolore fisico in S. per spiegare le funzioni di questo uso; la ricerca individua la dimensione medica delle rappresentazioni della sofferenza per definire il contesto delle conoscenze tecniche del filosofo e l’origine delle teorie patologiche e terapeutiche rinvenibili nella sua opera
Nota a Octavia 137-142
in CTV 139-140 riferire suo a sanguine invece che a nato permette di eliminare alcuni problemi interpretativi e tentativi di emendazione
Menstruation and Mamercus Scaurus (Sen. Benef. 4.31.3)
le perversioni sessuali di Scauro sono riconducibili a uno stereotipo sociale diffuso dalla commedia greca all’oratoria latina di polemica politica e si riferiscono probabilmente ad alcune tecniche di stregoneria prossime a forme terapeutiche
La dieta del saggio: una lettura antropologica delle prescrizioni alimentari senecane
da un punto di vista antropologico il cibo è un potente marcatore dell’identità di un popolo, così era nella Roma antica e per S., nei cui scritti i riferimenti al cibo travalicano il semplice topos letterario o il «materialismo medico» per assumere un significato simbolico-economico-morale
Medea e Canidia, Canidia e Medea: percorsi intertestuali tra Orazio giambico e Seneca tragico
oltre a conformarsi alla caratterizzazione suggerita da Hor. ars 123, la Medea di S. allude alla Canidia di Hor. epod. 5, costruita a sua volta in “continuità rituale e verbale con modelli tragici” e secondo connotati propri della Medea ferox presenti anche altrove negli epodi
Retorica, immaginazione e autopsia. Seneca e il caso della colpevole luxuria (epist. 110,14 e benef. 7,10,2)
nelle critiche alla luxuria fatte pronunciare ad Attalo e Demetrio S. ricorre a una forte impressione visiva secondo il precetto dell’evidentia/enargeia e della plasticità rinvenibili in Quntiliano e Seneca Padre; Demetrio procede addirittura secondo un modello dell’azione processuale usando figure da declamazione riecheggiando modelli ciceroniani